Reflessologia e Fibromialgia

(tratto da www.anfisc.it)

 

CONVENZIONE CON L'ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI FIBROMIALGIA ED ENCEFALOMIELITE MIALGICA

 

  • trattamenti di riflessologia plantare ad una tariffa agevolata.

La seduta riflessologica ha una durata di un'ora circa.

Ogni operatore ha facoltà di stabilire la necessaria durata di ogni trattamento sulla base della situazione specifica di volta in volta riscontrata e di valutare per ogni caso il tipo di trattamento più appropriato da eseguire nell'ambito del metodo e delle pratiche consolidate applicate presso le Scuole aderenti alla FIRP.

Al fine di poter trarre il massimo giovamento possibile, è consigliabile effettuare le sedute con cadenza almeno settimanale per un periodo di sei mesi. Sarà comunque il reflessologo a consigliare la periodicità più adatta ad ogni singola situazione (ad esempio due sedute a settimana per un periodo).

 

LA FIBROMIALGIA

ll termine fibromialgia (FM) deriva da "fibro" (tessuti fibrosi, come i tendini e i legamenti) e "mialgia" che significa dolore muscolare.

La fibromialgia è una sindrome caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico cronico, spesso invalidante, da rigidità mattutina, formicolii, disturbi del sonno, disturbi gastro-intestinali, difficoltà di concentrazione, perdita di memoria.

Non è affatto rara: in Italia si stimano alcuni milioni di persone affette da tale patologia; è sorprendente, però, che non sia stata ancora riconosciuta dallo Stato.

 

Questo comporta numerosi disturbi:

 

  1. innanzitutto i muscoli tesi sono causa di dolore, che in alcuni casi è localizzato (le sedi più frequenti sono il collo, le spalle, la schiena, le gambe), ma talora è diffuso dappertutto

  2. i muscoli tesi provocano rigidità e possono limitare i movimenti o dare una sensazione di gonfiore a livello delle articolazioni

  3. a causa dei muscoli tesi, chi è affetto da FM si sente sempre stanco e si affatica anche per minimi sforzi.

  4. i muscoli tesi non permettono di riposare in modo adeguato: chi è affetto da FM ha un sonno molto leggero, si sveglia più volte durante la notte e alla mattina, anche se gli sembra di avere dormito, si sente più stanco di quando si è coricato (si parla di "sonno non ristoratore").

 

La tensione muscolare si riflette a livello dei tendini (che sono strutture fibrose tramite le quali i muscoli si attaccano alle ossa) che diventano dolenti, in particolare nei loro punti di inserzione: questi punti dolenti tendinei, insieme ad alcuni punti muscolari, evocabili durante la visita medica con la semplice palpazione, sono una caratteristica peculiare della FM e vengono definiti "tender points"

 
 

E' una malattia conosciuta da molto tempo?

La FM era già stata descritta nella prima metà del 1800. Agli inizi del 1900 venne considerata una malattia infiammatoria dei muscoli (fibrosite). Alla fine degli anni '40 venne esclusa la presenza di infiammazione per cui la FM venne considerata una malattia su base psicologica. Il moderno concetto di FM e di tender points risale al 1978. Nel 1990 sono stati messi a punto i criteri diagnostici e nel 1994 la diagnosi di FM è stata accettata a livello internazionale con la cosiddetta "Dichiarazione di Copenhagen". Si tratta quindi di una malattia conosciuta da molto tempo, ma che solo recentemente è stata meglio definita.

Le persone maggiormente colpite sono di sesso femminile - circa il 90% - e senza limite di etaà.
La diagnosi viene effettuata dal medico specialista valutando i cosiddetti “tender points” ed escludendo patologie infiammatorie acute o che causano dolore cronico.

 

L'ENCEFALOMIELITE MIALGICA

Alcuni dei sintomi sopra citati (mal di testa, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, perdita di memoria, ecc.) si ritrovano nell'encefalomielite mialgica (denominata CFS o Sindrome da Affaticabilità Cronica negli USA), con la differenza che la spossatezza continua, con la febbricola, diventa il primo sintomo debilitante per il paziente. ll malato si sente perennemente affaticato, esausto e, pur riposando, la spossatezza non si allevia. Nella EM, come nella fibromialgia, le capacità fisiche e cognitive quotidiane si riducono ALMENO DEL 50%.

La cronicita' della patologia porta al danneggiamento del sistema nervoso centrale.