CELIACHIA: IPERSENSIBILITA’ AL GLUTINE

CELIACHIA: IPERSENSIBILITA’ AL GLUTINE
Identificata per la prima volta oltre un secolo fa, la celiachia è stata messa in correlazione con il glutine solo dopo la fine della seconda guerra mondiale.
La celiachia o morbo celiaco è caratterizzata dalla cattiva assimilazione delle sostanze nutritive e da una struttura abnorme dell’intestino tenue che torna ad essere normale una volta che si esclude dall’alimentazione il glutine ed in particolare alcune delle sue componenti come la gliadina o le prolamine. Il glutine e la gliadina si trovano principalmente nel frumento, nell’avena, nell’orzo, nella segale, nel farro e nel kamut (varietà antiche di frumento).
I sintomi appaiono più comunemente nei primi tre anni di vita, dopo l’introduzione dei cereali nella dieta. Un secondo picco di incidenza compare nel corso della terza decade. I sintomi più diffusi sono: diarrea o feci sciolte, spesso con gocce di grasso, indice di malassorbimento, perdita di peso, rallentamento della crescita, crampi, debolezza muscolare, formicolii, alterazioni cutanee, afte, anemia da carenza di assorbimento di ferro. La comparsa di uno o più di questi sintomi associati dovrebbe suggerire di sottoporsi a test e screening specifici.
Oltre alla sensibilizzazione al glutine che determina anticorpi diretti contro la mucosa dell’intestino tenue, si ritiene che l’introduzione precoce del latte vaccino nell’alimentazione, sia uno dei fattori scatenanti del morbo celiaco. La ricerca ha dimostrato (23/11/2005 Archives of Diseases of Childhood), che l’allattamento al seno e una somministrazione ritardata di latte vaccino e cereali nell’età dello svezzamento siano le prime azioni preventive che riducono il rischio di sviluppare la malattia. Infatti a quest’età, l’immaturità della mucosa intestinale potrebbe favorire l’ingresso di proteine, o frazioni di esse, presenti nel latte e cereali, che possono generare anticorpi contro la mucosa stessa.
La celiachia sembra avere anche una causa genetica, con la frequenza di individui geneticamente predisposti alla malattia, molto più alta nell’Europa centrale e del Nord e nell’India nord-occidentale. La coltivazione di frumento in queste zone ha avuto uno sviluppo più recente.
Secondo dati dell’Associazione Italiana Celiachia, in Italia la celiachia colpisce una persona su cento.
 
Il glutine è una sostanza molto utilizzata nell’industria alimentare. Il consumo di prodotti sempre più raffinati, sbiancati, lavorati e manipolati industrialmente che forniscono principalmente calorie e anche copiose, ma morte, cioè “vuote” di principi nutrizionali e quindi alimenti sbilanciati, possono creare problemi anche a chi non è celiaco. In questi casi si può parlare di “ipersensibilità” al glutine o Gluten Sensitivity (GS), condizione in cui gonfiori addominali, diarrea (feci molli) e/o alternanza di stipsi e diarrea, disturbi intestinali, non si associano a positività dei test per la celiachia.
Recenti studi indicano sempre di più che il glutine è una proteina tossica per tutti, vale a dire che il consumo eccessivo e per lungo tempo di cereali può determinare l’instaurarsi di un’intolleranza verso questa proteina o frazioni di essa, specie se nella storia clinica ci sono stati abusi di farmaci (antibiotici), che hanno alterato la fisiologia intestinale e del Sistema Immunitario.
Stile di vita, esposizione alla luce solare, movimento fisico, stare all’aperto in aria non inquinata, assunzione di alimenti naturali biologici, preferibilmente crudi, integrali, privi di OGM, privi di pesticidi e conservanti, ricchi di antiossidanti (frutta e verdura)... e parallelamente emozioni, sentimenti, pensieri positivi, coltivare le buone abitudini... tutto ciò ci preserva dallo stress e dalla malattia mantenendo in efficienza il sistema di regolazione.
Le medicine naturali sono uno un valido strumento di sostegno nel percorso di vita di una persona celiaca, indicate per trattare i disagi che provoca.
 
(fonte dott. Anna Maria Storti – Medico Chirurgo, Medicina Preventiva Naturale, Omeopata, Agopuntura, Nutrizione, Check-Up Bioenergetico, Medicina Estetica) RIVISTA RO - FIRP