I sensi di colpa dal punto di vista della Medicina Cinese

I sensi di colpa dal punto di vista della Medicina Cinese
 
 
I sensi di colpa sono sentimenti negativi che spesso ci tengono imprigionati al passato e ci impediscono di vivere in pienezza il presente. Il senso di colpa, come dice la parola, è una “sensazione” di aver commesso un’azione dannosa e biasimevole a cui non corrisponde, sul piano della realtà, nessun atto che leda un’altra persona.
Gli studi e la ricerca psicanalitica hanno dimostrato che il senso di colpa è per lo più radicato in conflitti infantili con i genitori che, anziché essere stati  risolti, sono stati cancellati e vivono latenti e pronti a scatenarsi.
Il senso di colpa può produrre una condizione di blocco che può tradursi nell’impossibilità stessa di decidere e di agire per realizzare ciò che si vuole e quindi impedisce di realizzare la propria persona e nello stesso tempo di vivere il presente secondo il principio di realtà, in piena maturità e consapevolezza. Questo processo genera uno stato di continua frustrazione, determinata dal non essere in grado di realizzare i propri desideri e i propri progetti.
Il dolore può essere, inoltre, un eccellente “rimedio” alla sensazione di colpevolezza, perché diventa la possibilità lenta e continua di espiare, nel ricordo ossessivo di quanto ci ha fatto sentire in colpa. Poiché i sensi di colpa sono il più delle volte inconsci, affrontarli e superarli non è facile e per tacitarli e per dare a se stessi una  “giustificazione” logica e accettabile, spingono l’individuo a trasformarli in una vera e propria malattia. Per questo si dice che i sensi di colpa fanno ammalare.
Il senso di colpa  è assimilato alla ossessività e alla frustrazione e quindi “attacca” la funzione-Milza e la funzione-Fegato.
I pensieri ossessivi dovuti a preoccupazioni o a sensi di colpa sono uno degli stati emotivi negativi più comuni al giorno d’oggi per l’insicurezza economica, i problemi sociali e forse perché si fa poco quel lavoro interiore su se stessi che permette di trovare valori e risorse che aiutano ad affrontare i momenti più difficili e di liberarsi dei pesi del passato.
Il pensiero è presentato dalla Medicina Cinese come la facoltà di riflettere, analizzare, concepire piani con saggezza. Se non si è capaci di arrestare il proprio pensiero, se si tiene occupato il proprio spirito con uno sforzo incessante in elucubrazioni continue, in sensi di colpa, allora il pensiero fa energeticamente ammalare e il suo uso sregolato esaurisce la vitalità. Tutto viene sempre messo in discussione; non si riesce ad avere basi sicure e stabili per essere efficaci e prendere decisioni. Allora pensare diviene rimuginare, il pensiero si trasforma in preoccupazione, tormento, ossessione con tendenza all’inquietudine o alla prostrazione.
I pensieri ossessivi e le preoccupazioni per la Medicina Cinese danneggiano la funzione-Milza che ha il compito di diffondere e distribuire: la digestione diventa lenta e faticosa, si soffre di dispepsia, di gonfiori addominali. Inoltre l’organo-funzione Milza-Pancreas, quando è sottoposto a particolari sollecitazioni a livello psichico per la continua attività di riflessione, rimuginazione e per i sensi di colpa, va incontro facilmente a stati di affaticamento che fanno sentire la necessità di un ulteriore apporto energetico. Per la dietetica cinese, il sapore che corrisponde alla funzione-Milza è il sapore dolce e questo spiega il desiderio compulsivo di dolci da parte di fasce così vaste di popolazione. Tuttavia il dolce di cui la funzione-Milza ha bisogno di nutrirsi è il dolce moderato che si può trovare in alcuni cereali come il miglio, il riso, in alcune verdure come la carota, la patata, la zucchina, i piselli e non è, invece, il dolce tossico costituito dallo zucchero raffinato di dolci, caramelle e merendine che, invece, aggrava la situazione di debolezza della funzione-Milza. L’assunzione di dolce tossico crea, allora, un circolo vizioso: la funzione-Milza carente energia, nutrita da un sapore tossico che indebolisce ulteriormente la sua struttura, richiede un nuovo apporto di alimenti dolci, cui si risponde con sapori ulteriormente tossici. Se non vi è un intervento dietetico corretto spesso l’esaurimento della funzione-Milza-Pancreas, su base psichica, può sfociare in una vera alterazione energetica abbastanza frequente e diffusa, in Occidente, il diabete, quando l’organo esaurisce le sue capacità di compenso.
 
 
(tratto da Shiatsu News – Fabrizia Berera)